Progetto Satrianum
NOME PROGETTO: Progetto Satrianum
DESCRIZIONE: Linsediamento fortificato medievale di Satrianum è oggetto, dal 2006, di intense e articolate indagini archeologiche multidisciplinari condotte dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera sotto la direzione della Prof.ssa Francesca Sogliani (Cattedra di Archeologia cristiana e medievale), nellambito di un ampio progetto pluriennale patrocinato dalla Regione Basilicata e dal Comune di Tito (PZ). Alléquipe di ricerca si è aggiunto, dal 2022, il team dellUniversité Rennes2, coordinato dal Prof. Dominique Allios (Maître de Conférence, Archéologie Médiévale). Il gruppo di lavoro è composto da studenti, specializzandi, dottorandi e dottori di ricerca dellAteneo lucano e di altre Università italiane e straniere. Il Progetto Satrianum si avvale di una concessione triennale del MIC, con la supervisione della SABAP della Basilicata (Soprintendente Dott.ssa Luigina Tomay, Dott.ssa Sabrina Mutino). Il territorio in cui è ubicato linsediamento è compreso tra gli attuali Comuni di Tito e Satriano di Lucania, ad una decina di chilometri da Potenza. Particolarmente importante per la sua posizione strategica lungo assi di collegamento territoriale che mettono in comunicazione Ionio, Adriatico e Tirreno e per la ricchezza di risorse, tutto il comprensorio è stato occupato in maniera capillare fin dallVIII secolo a.C., come indicano gli importanti risultati delle indagini archeologiche condotte dalla SSBA Unibas dal 2000, dirette fino al 2014 da Massimo Osanna, grazie alle quali è stato possibile ridisegnare la fisionomia del popolamento dellarea, distribuito in un paesaggio agrario e boschivo nellantichità ben più ricco. Le tracce delle trasformazioni di età romana (III-II sec. a. C.) restituiscono invece la fisionomia di un territorio molto meno popolato almeno fino al medioevo, quando sullaltura che sovrasta larea circostante, a sud della moderna Tito, verrà edificato labitato di Satrianum, già segnalato nel 1965 quando il Soprintendente alle Antichità Dinu Adamesteanu chiamò David Whitehouse della British School at Rome ad indagare il sito medievale sul versante orientale del rilievo, dominato dalla Cattedrale e dalla torre. L'insediamento ricoprì, per la sua posizione a guardia di importanti vie di comunicazione, un ruolo determinante tra XI e XV secolo, e fu sede di aristocrazie terriere normanne, sveve, angioine e aragonesi. Esso si articola in un'area sommitale occupata ad unestremità da una grande torre quadrangolare, simbolo del potere laico e allaltra estremità dal complesso religioso costituito dalla Cattedrale e dal complesso episcopale; sui versanti meridionale e occidentale dell'altura si sviluppano due borghi cinti da mura di fortificazione. Le ricerche sul sito si avvalgono di una metodologia dindagine integrata, articolata in ricognizioni di superficie, indagini geofisiche, scavi stratigrafici, analisi archeometriche, archeobotaniche e di antropologia fisica, studio ed analisi dei materiali, attività di archeologia pubblica.
DIRETTRICE DEL PROGETTO: Prof.ssa Francesca Sogliani
COLLABORATORI: Dott.ssa Brunella Gargiulo (Vice-Direttrice)
CONTATTI: francesca.sogliani@unibas.it, 3425694218; bruna.gargiulo@gmail.com, 3470496316
PERIODO DI LAVORO SUL CAMPO: luglio
SOCIAL NETWORK: https://www.facebook.com/torredisatriano/; https://www.instagram.com/satrianumproject/
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI: Colangelo L. 2008, Il complesso architettonico della cattedrale di Satrianum. I risultati delle nuove indagini, Osanna M., Battiloro I. (a cura di), Progetti di archeologia in Basilicata: Banzi e Tito «Siris» Suppl. II 2008, 184-192; D'Ulizia A. 2011, Satrianum in età angioina: le tecniche edilizie, in Archeologia dei castelli nell'Europa angioina (secoli XIII-XV): Atti del convegno internazionale (Fisciano 10-12 novembre 2008), 271-272; Gargiulo B., Annunziata E.M. 2018, La storia di un butto. La mensa, le monete e...un terremoto nella cattedrale dell'insediamento fortificato di Satrianum (Tito, PZ), in Sogliani et alii 2018, VIII Congresso Nazionale di Archeologia Medievale (Matera, 12-15 settembre 2018) 2018, 335-340. Melia F. 2009, Il complesso architettonico della cattedrale di Satrianum. Le sepolture, in Osanna et al. 2009, pp. 273-280; Giuliano F. Osanna M., Serio B. (a cura di) 2024, Torre di Satriano III. Insediamenti e paesaggi agrari, Venosa; Osanna M., Colangelo L., Carollo G. (a cura di) 2009, Lo spazio del potere. La residenza ad abside, lanaktoron, lepiscopio di Torre di Satriano (Atti del secondo convegno di studi su Torre di Satriano, Tito 27-28 settembre 2008), Venosa (Potenza); Parente A. R. 2009, Monete medievali da Satrianum: note di circolazione monetale, in Osanna et al. 2009, pp. 281-292; Sogliani F. 2011, Linsediamento fortificato di Satrianum in età angioina. Fonti, strutture materiali e documenti archeologici di un centro di potere nella Valle del Melandro (PZ), in Peduto P., Santoro A.M. (a cura di). Archeologia dei castelli nellEuropa angioina (secoli XIII-XV), (Atti del Convegno Internazionale, Salerno novembre 2008), Firenze), 34-241; Sogliani F. 2012, San Laverio e Satrianum (PZ): racconto agiografico e testimonianze archeologiche, «Siris» 12, 129-138; Sogliani F. 2017, Larcheologia medievale in Basilicata: progetti di ricerca e cantieri di scavo, in Panarelli F. (a cura di). Alle fonti della Basilicata medievale: edizioni, progetti e cantieri (Atti del Convegno di Studi, Lagopesole, 8 marzo 2016), Bari, 265-312; Sogliani F., DUlizia A. 2008, Dai documenti darchivio al dato archeologico: Satrianum e la sua forma urbana, in Osanna M., Battiloro I. (a cura di), Progetti di archeologia in Basilicata. Banzi e Tito, «Siris», Suppl. II 2008, 171-182; Sogliani F., Patriziano S. 2018, Studio antropologico dei contesti funerari dell'insediamento fortificato di Satrianum (Tito, PZ), in Sogliani et alii 2018, 103-109; Sogliani F., Gargiulo B., Annunziata E.M., Vitale V. (a cura di), VIII Congresso Nazionale di Archeologia Medievale (Matera 12-15 settembre 2018), Matera, 2018; Whitehouse D. 1970, Excavation at Satriano a deserted medieval settlement in Basilicata, «Papers of the British School at Rome», XXXVIII, Rome, pp. 188-219.
GNA Geoportale nazionale dellArcheologia
https://data.d4science.net/qC1n
https://data.d4science.net/wbGV
https://data.d4science.net/Cd2U