Ferrandina (MT). loc. Sant'Antonio Abate
NOME SITO: Ferrandina (MT), loc. SantAntonio Abate,
EPOCA: Metà del VII secolo. a.C.
TIPOLOGIA SITO: Necropoli
DESCRIZIONE: Nellambito del progetto Farch Ferrandina Archeologica (dir. scientifica: Prof.ssa Maria Chiara Monaco) condotto dalla cattedra di Archeologia Classica dellUniversità degli Studi della Basilicata, Dipartimento di Scienze Umane e Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici nel territorio di Ferrandina (MT) a partire dal 2019, è svolta annualmente una campagna di scavi stratigrafici presso la necropoli peuceta di loc. SantAntonio Abate a Ferrandina, con la partecipazione di unéquipe di studenti, specializzandi e dottorandi dellAteneo lucano e di altre università italiane (direzione scientifica: Maria Chiara Monaco; direttore scavo: Prof. Fabio Donnici; vice-direttore: Dr. Antonio Pecci).
Larea sepolcrale è ubicata a 500 m a S rispetto al moderno abitato di Ferrandina, su un pianoro che domina e controlla le vallate del Basento (NE) e del Cavone-Salandrella (SO); in questarea, posta a 150 m a NE rispetto al frantoio lucano indagato a più riprese in anni recenti (dapprima nel 2006, durante le indagini di archeologia preventiva condotte dalla dott.ssa E. Lapadula per conto della Soprintendenza Archeologica della Basilicata, poi, nel 2018-19, dalla stessa cattedra di Archeologia Classica dellUniBas) le immagini aerofotografiche da drone avevano segnalato alcune promettenti anomalie del terreno che verosimilmente dovevano corrispondere a strutture interrate non casuali e collocate a poca distanza le une dalle altre.
A partire dal 2019 le diverse missioni di scavo hanno infatti portato alla luce una necropoli databile alla seconda metà del VII secolo a.C. che, sulla base della modalità di seppellimento e del corredo, rimanda allambito culturale dei Peuceti, sebbene altri elementi suggeriscano altresì un carattere misto della comunità di pertinenza. Il rituale deposizionale prevedeva come tipico di questa compagine etnica dellItalia Meridionale il seppellimento del defunto in posizione rannicchiata allinterno di una fossa terragna, con copertura in lastre litiche (generalmente tre) di conglomerato e/o arenaria di grandi dimensioni, talvolta divelte dal passaggio dellaratro e da volontarie azioni post-funerarie. Il corredo funerario era posizionato generalmente alla testa e ai piedi del defunto con alcuni elementi vascolari ricorrenti, tra cui si segnalano, in particolar modo, lolla a decorazione sub-geometrica, il vasetto cantaroide e la scodella dimpasto. Tra gli elementi metallici, invece, ricorrono fibule in bronzo e ferro, talora impreziosite da elementi in altro materiale (pasta vitrea, ambra, madreperla). Non mancano, poi, punte di giavellotti, lance e coltelli, mentre nelle sepolture femminili generalmente più ricche al corredo ceramico si affiancano gli oggetti di ornamento personale che formano ricche parure in bronzo ed altri materiali preziosi. Gli scavi hanno inoltre evidenziato la presenza di depositi rituali sparsi, collocati sullantico piano di frequentazione della necropoli tra una sepoltura e laltra.
DIRETTRICE SCIENTIFICA DEL PROGETTO: Maria Chiara Monaco
COLLABORATORI: Fabio Donnici (direttore di scavo); Antonio Pecci (vice-direttore di scavo); Giusi Lavanga (responsabile delle operazioni sul campo); Rita Cioffi (responsabile delle operazioni sul campo e della documentazione stratigrafica); Anna Rita Lucciardi (responsabile dei materiali); Antonio Cirigliano (responsabile di saggio); Grazia Creanza (responsabile di saggio).
PERIODO DI LAVORO SUL CAMPO: Giugno/Luglio - Settembre
CONTATTI: mariachiara.monaco@unibas.it; fabio.donnici@unibas.it; antonio.pecci@unibas.it.
SOCIAL NETWORK: https://www.facebook.com/FerrandinaArcheologica/; https://www.instagram.com/ferrandinaarcheologica/.
SITO WEB: https://www.ferrandinaarcheologica.it/
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI: A. Pecci, Ferrandina. Guida alla città di Federico dAragona, Zaccara Editore, Lagonegro, 2019; M. C. Monaco, A. Pecci, F. Donnici, Ferrandina: riemerge dal passato un frantoio oleario del IV secolo a.C., in Agrifoglio Notiziario regionale di agricoltura sostenibile, a cura dellAgenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, n. 91, 2020; M. C. Monaco, A. Pecci, I. Campanile, F. Donnici, Conoscenza e valorizzazione del paesaggio per la costruzione e la preservazione dellidentità culturale. Il caso di Ferrandina (Mt), in Landscapes Paesaggi culturali, Atti della Giornata di Studi tenutasi a Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, il 30 maggio 2019, F. Cambi, D. Mastroianni, V. Nizzo, F. Pignataro, S. Sanchirico (a cura di), Roma, Fondazione Dià Cultura, 2021, pp. 237-259; M. C. Monaco, A. Pecci, F. Donnici, Ferrandina: storia e archeologia di un territorio millenario, M. C. Monaco, A. Pecci, F. Donnici (a cura di), Tipografia-Legatoria Menzella, Ferrandina 2021; G. Creanza, La riscoperta di un santuario lucano in località Caporre, Ferrandina (MT), in Mathera, XXII, Matera, 2022.